Durante il periodo di Carnevale, ormai vicino, si usa mascherarsi nelle feste e nei ritrovi, magari utilizzando proprio dei costumi veneziani. Anche i bambini apprezzano questa felice occasione per giocare e divertirsi, pur non sapendo che le stesse maschere hanno radici lontane.
A Venezia, soprattutto, sono uniche, ricamate e decorate di merletti e colori appariscenti. E ancora, possono essere sfarzose ed evidenti nella loro bellezza, nonostante provengano dalla Commedia dell’Arte.
Maschere tipiche
A quel tempo, la maschera veniva usata non soltanto in certi periodi, ma quasi tutto l’anno e così la Serenissima utilizzava un Magistrato alle Pompe per evitare gli eccessi. Tipicamente appartengono al periodo del Settecento e ancor prima, quando a Venezia c’era l’abitudine di celarsi dietro ad una maschera per nascondersi oppure per partecipare a spettacoli teatrali come quelli di Carlo Goldoni.
Poi, nel tempo, sono diventate famosissime sia a livello nazionale che internazionale.
La creazione di una maschera veneziana
Sparsi un po’ ovunque nella bella città di Venezia esistono ancora oggi diversi laboratori che producono maschere carnevalesche in modo artigianale, utilizzando la cartapesta. Vengono dipinte a mano e decorate secondo la fantasia e certi schemi precisi.
La Bottega dei Mascareri, per esempio, si trova vicino al Ponte di Rialto e non sarà difficile imparare da loro l’esecuzione di una maschera. In effetti, per ottenerla si inizia sagomando la scultura di argilla, poi si deve premere sopra ad essa un calco di gesso. Ora si pone la carta sul calco bagnandola per bene. La cartapesta sagomata va lasciata asciugare il tempo necessario e solo dopo si estrae la maschera asciutta. Si eliminano gli eccessi di materiale ed infine si colora.
Arlecchino e Pantalone
Di maschere veneziane ce ne sono tante, ma quella più gettonata è il giovane Arlecchino. Possiede un costume di tanti colori e non sta mai fermo. Pantalone invece è anziano, avaro e furbo. Era un Mercante di Venezia che si lasciava travolgere dalla bellezza di Colombina e che tanto ha fatto per arricchire la sua città, e non solo!
Queste due maschere tipiche e molto note, sono state dirette egregiamente da un regista teatrale d’eccellenza, Giorgio Strehler, nelle numerose e diverse commedie di Goldoni.