La soluzione all’umidità di risalita: il deumidificatore

deumidificare

Non di rado, gli edifici mal progettati, privi di un isolamento orizzontale o con una muratura a contatto con il terreno si ritrovano a dover affrontare il problema dell’assorbimento dell’umidità presente nel sottosuolo. In gergo tecnico, il fenomeno è chiamato umidità di risalita in quanto l’acqua, dopo essersi infiltrata nelle fondamenta, comincia a salire lungo le mura di casa. Conclusa la propria risalita, l’acqua inizia ad evaporare dalle pareti, danneggiando gli intonaci e le pitture degli ambienti interni.

Dalla seconda metà del secolo scorso, ha avuto luogo un’evoluzione nelle tecniche di contrasto all’umidità di risalita. Inizialmente, si è cercato di mettere un freno all’umidità capillare realizzando degli interventi meccanici. In questi casi, l’operatore qualificato applicava un taglio orizzontale alla base delle murature utile all’inserimento di lastre isolanti. Non ottenendo i risultati sperati, negli anni 80’, gli interventi meccanici vengono progressivamente sostituiti da interventi evaporanti che si servivano di intonaci macroporosi per ridurre le tracce d’umidità. 

Visto che il problema dell’umidità tendeva a ripresentarsi nel breve periodo, le società del settore si sono date piuttosto da fare progettando un deumidificatore per umidità che potesse garantire una deumidificazione completa e definitiva. Ad oggi, il deumidificatore è considerato l’unico strumento per eliminare il problema dell’umidità di risalita. Detto questo, nel corso della guida odierna, ne chiariremo il funzionamento ed i molteplici vantaggi.

Il funzionamento di un deumidificatore

Non c’è dubbio sul fatto che i risultati a cui giunge il deumidificatore derivino dal particolare funzionamento di questo dispositivo. Grazie al suo sistema di antenne trasmittenti e riceventi, il deumidificatore è in grado di captare le onde magneto-gravitazionali prodotte nel sottosuolo e di invertirne la direzione. In breve, le antenne del deumidificatore mutano l’input inviato dalle onde magneto-gravitazionali. Di conseguenza, l’edificio che si trova nel raggio d’azione del deumidificatore, è soggetto ad una deviazione del flusso dell’acqua presente al suo interno. A poco a poco, l’acqua ritorna nel sottosuolo ed il muro resta asciutto perché completamente deumidificato.

Prima dell’entrata in funzione, il deumidificatore viene regolato da un esperto prestando attenzione sia alle caratteristiche dell’edificio da prosciugare che alla distanza intercorrente tra l’immobile ed il dispositivo per invertire le vibrazioni provenienti da sottosuolo. Non bisogna dimenticare che il raggio d’azione di un deumidificatore raramente supera i 700 metri, un dato importantissimo per il corretto posizionamento dell’apparecchiatura.

I vantaggi di un deumidificatore

I vantaggi riconducibili all’uso di un deumidificatore, nell’eliminazione dell’umidità di risalita, sono piuttosto eterogenei. In primis, le mura esterne, invertito il flusso dell’acqua, tornano ad essere asciutte come una volta. Attivato il deumidificatore, riducendo enormemente il quantitativo d’acqua nascosto tra le pareti, non si avranno più problemi di muffa. Quest’ultima, oltre a rovinare l’estetica degli ambienti interni, li rende insalubri e poco adatti ad ospitare amici e parenti. 

Con il supporto di un deumidificatore, terminano sia i cattivi odori che i distacchi di intonaci, non essendoci più sali minerali corrodenti la muratura. Infine, si ricorda che l’installazione di un deumidificatore non richiede degli interventi invasivi e non mette a repentaglio la stabilità dell’immobile. Le operazioni avvengono in maniera naturale e senza consumare energia elettrica.  

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