Sono due le persone che sono finite ai domiciliari per la vicenda di doping tra i ciclisti dilettanti a Cosenza e di cui si sta molto discutendo nelle ultime ore. Nello specifico a finire ai domiciliari, in seguito all’esecuzione di un’ordinanza emessa dal Gip di Cosenza su richiesta della Procura della Repubblica, sono stati il titolare di una farmacia della frazione Cosentino di Sant’Ippolito ovvero Antonio Verre di 63 anni e il presidente del Super Team Pedala di Cosenza ovvero il 77enne Aldo Tarditi, i quali sono stati nello specifico accusati di “commercializzazione illecita di farmaci dopanti e truffa ai danni del sistema sanitario”. Stando alle prime indiscrezioni sulla vicenda, sembra proprio che i due finiti agli arresti domiciliari siano stati accusati di aver immesso sul mercato attraverso dei canali illeciti alcuni farmaci dopanti destinati proprio ai ciclisti dilettanti dell’associazione precedentemente citata e, nello specifico, il farmacista, la cui attività si trova adesso sotto sequestro; nella vicenda quest’ultimo svolgeva il ruolo dello spacciatore, mentre invece il presidente dell’associazione sopra citata era il pusher. In ultimo proprio gli atleti, ovvero i ciclisti dilettanti, erano i consumatori di queste sostanze dopanti.
Nella vicenda è anche coinvolto un medico di base, nonché il fratello del titolare della farmacia, il quale è stato denunciato. Quest’ultimo infatti, tramite il suo ricettario era riuscito a far incassare al fratello farmacista, in maniera indebita, proprio i proventi della vendita dei medicinali dal Servizio Sanitario Nazionale, guadagno illecito che stando a quanto emerso da alcune indiscrezioni ammonterebbe a €734.000, somma questa che corrisponde all’entità della truffa stimata ai danni del Servizio Sanitario Nazionale. Una vicenda questa che sta facendo davvero molto discutere e che, allo stesso tempo, sta generando un sentimento di delusione tra gli appassionati di questo sport.
Oltre alle due persone precedentemente citate finite agli arresti domiciliari e oltre al medico, fratello del farmacista denunciato a piede libero, ecco che anche altre quattro persone hanno subito uguale trattamento e nello specifico sono stati denunciati tre ciclisti ed una dipendente della farmacia. Per quest’ultima l’accusa è di esercizio abusivo della professione sanitaria. Per rimanere sempre aggiornati sulla vicenda in questione e su quanto accade nella città calabrese, non dovrete fare altro che collegarvi alla sezione di Cosenza de Lacnews24.