Ultimi giorni di scuola e poi finalmente sarà tempo di vacanze per molti giovani studenti, ma non per i tanti genitori che lavorano anche in estate e dunque in questi casi come organizzarsi con i figli? Una delle soluzioni più adottate negli ultimi anni è quella del Camp estivo, considerata una valida idea per far vivere ai propri figli un’esperienza unica, magari anche lontano da casa per la prima volta, cominciando a rendere i propri pargoli un po’ indipendenti, che non fa certamente male.
Per riprendere la dichiarazione di una nota pedagogista, Daniela Petriglieri, i Camp estivi rappresentano un momento di crescita che può iniziare a qualsiasi età; detto ciò, va detto che l’età migliore per vivere questa esperienza è 6-7 anni, proprio perché i bambini sono entrati nel mondo della scuola e dunque hanno già avuto il primo distacco dai genitori ed hanno imparato a sottostare alle regole.
Se l’età migliore è quella compresa tra i 6 ed i 7 anni, va anche detto che a 10-11 anni una vacanza senza genitori è consigliata dagli esperti, ma in questo caso entrano in gioco i genitori i quali dovranno scegliere con cura ed attenzione il giusto Camp estivo, ovvero quello che può rivelarsi più adatto alle inclinazioni ed interessi del figlio.
Sostanzialmente i Camp estivi non sono altro che una vacanza della durata di una settimana dove si svolgono più attività ricreative e didattiche, ovvero sport e soprattutto calcio, ma esistono anche Campi estivi dedicati agli animali, all’avventura, alle lingue ed infine di volontariato.
In altre parole, possiamo dire che i campi estivi sono dei luoghi organizzati e strutturati per far trascorrere un periodo di vacanza fuori casa a bambini o ragazzi impegnandoli in attività di diverso genere, a seconda delle attitudini e preferenze.
I Camp estivi sono aperti a tutti senza alcuna distinzione di sesso, etnia o religione e dunque possono partecipare giovani e meno giovani, comitive, studenti, insomma è davvero adatto a tutti coloro i quali vogliano vivere un’esperienza formativa, ludico-ricreative nel corso del periodo estivo.
Come abbiamo anticipato, esistono campi estivi finalizzati ad imparare bene la lingua straniera, oppure quelli finalizzati all’occuparsi della tutela dell’ambiente come quelli gestiti da Legambiente, altri in cui si focalizza su attività artistiche, campi estivi dove si entra in contatto con gli animali e con la natura, altri ancora in cui si sperimentano attività culturali, attività sportive come il tennis, il calcio, la vela, la danza.
Per quanto riguarda il periodo di permanenza, questo varia a seconda anche dell’attività scelta, ma va da un minimo di 1 settimana ad un massimo di tre.